Ecco cosa Daniele diceva prima di ............
FRASI CELEBRI: CAPEZZONE VS SILVIO prima del grande amore.
BERLUSCONI ha pagato magistrati. In nessun paese al mondo avremmo un premier così. Per essere chiaro, voglio prescindere dall'esito dei processi di ierie di oggi, e perfino, se possibile, dalla rilevanza penale dei fatti chesono emersi. Ma è però incontrovertibile che Silvio BERLUSCONI, prescrizioneo no, abbia pagato o fatto pagare magistrati.Così come da Palermo, quale che sia la qualificazione giuridica di questi fatti, emergono fatti ecomportamenti oscuri di cui qualcuno, BERLUSCONI in testa, dovrà assumersila responsabilità politica". Lo ha dichiarato Daniele Capezzone a proposito della sentenza di condanna nei confronti di Marcello Dell'Utri. 11 dicembre 2004
BERLUSCONI ha pagato magistrati. In nessun paese al mondo avremmo un premier così. Per essere chiaro, voglio prescindere dall'esito dei processi di ierie di oggi, e perfino, se possibile, dalla rilevanza penale dei fatti chesono emersi. Ma è però incontrovertibile che Silvio BERLUSCONI, prescrizioneo no, abbia pagato o fatto pagare magistrati.Così come da Palermo, quale che sia la qualificazione giuridica di questi fatti, emergono fatti ecomportamenti oscuri di cui qualcuno, BERLUSCONI in testa, dovrà assumersila responsabilità politica". Lo ha dichiarato Daniele Capezzone a proposito della sentenza di condanna nei confronti di Marcello Dell'Utri. 11 dicembre 2004
BERLUSCONI più ricco grazie alla politica. Cosa è cambiato in 12 anni di Governo BERLUSCONI? Nel suo intervento alle assise radicali, il segretario Daniele Capezzone risponde a questa domanda così: "Silvio BERLUSCONI è entrato in politica con 5mila miliardi di debiti (di lire, o del vecchioconio, come direbbe Bonolis), e con le banche che - indegnamente, lo sottolineo - tentavano di strozzarlo; oggi (essendosi misurato con...come si chiama? Ah sì, il perfido regime comunista...), vanta 29mila miliardi diattivo (sempre in lire), ed è entrato nel G7 dei sette uomini, appunto, più ricchi del pianeta. Ecco questa è una cosa che è cambiata in questi 12 anni.Il resto - conclude riferendosi alle riforme promesse dal premier - un po'meno". 29 ottobre 2005
Da BERLUSCONI solo leggi ad personam"Tre anni fa - ha detto Daniele Capezzone, segretario dei Radicali Italiani -i Radicali proposero tre referendum che avrebbero cambiato il sistema giudiziario. Ci fu chi si oppose legittimamente, ma BERLUSCONI invitò a non votare perché tanto lui avrebbe fatto le riforme. In questi tre anni non è stato fatto nulla, solo leggi di interesse personale, che non funzioneranno e che molto probabilmente verranno dichiarate incostituzionali". 14 novembre 2003
L'Italia non può avere altri cinque anni di BERLUSCONI "L'Italia non può permettersi altri cinque anni di governo di Silvio BERLUSCONI: non sarebbero"ecosostenibili" Lo ha detto nella sua relazione introduttiva al Congresso dei Radicali Italiani il segretario Daniele Capezzone "In questa legislatura - ha aggiunto Capezzone - BERLUSCONI ha avuto a disposizione una maggioranza parlamentare amplissima ("più 100" deputati e "più 50"senatori): eppure, le riforme non si sono viste. Dall'economia alla giustizia, è enorme il divario tra le promesse di cinque anni fa e le cose effettivamente realizzate. Per non parlare di ciò che è accaduto sul terrenodei diritti civili, con un'autentica aggressione contro le libertà personali: contro il divorzio breve (eppure, anche tanti leader del centrodestra sono tutti divorziati.), contro l'aborto, contro i pacs, contro la fecondazione assistita e la libertà di ricerca scientifica, fino all'ultimo tentativo di sbattere in carcere i ragazzi per qualche spinello". 29 ottobre 2005
Il Premier a Vicenza? Lo 'sciancato di Arcore' Dopo la performance di Silvio BERLUSCONI al convegno di Confindustria il commento più velenoso è quello dell'editorialista di Markette, alias segretario dei radicali Italiani,Daniele Capezzone: "Dopo la 'cieca di Sorrento', la 'muta di Portici', e lo'smemorato di Collegno', arriva lo 'sciancato di Arcore'". 18 marzo 2006
BERLUSCONI, altro che don Sturzo. E' don Lurio"Silvio BERLUSCONI non è l'erede di don Sturzo, ma di don Lurio" Così Daniele Capezzone, segretario dei Radicali italiani ha commentato le parole di oggi del Presidente del Consiglio che in un discorso aveva rivendicato l'eredità del fondatore del Partito Popolare Italiano Don Luigi Sturzo. 12 novembre 2005
BERLUSCONI al Congresso Usa, come Totò e Peppino "Sto ascoltando l'esordio del discorso di Silvio BERLUSCONI al congresso Usa, pronunciato in lingua inglese, o almeno questa doveva essere l'intenzione... Torna alla mente, ascoltandolo in questa che appare per lui un'improba fatica, l'immortalescena di Totò e Peppino a Milano col colbacco, che si rivolgono al vigile dicendo: 'Noio volevàn savuar...' Così Daniele Capezzone, segretario dei Radicali Italiani ha commentato il discorso del Presidente del Consiglioitaliano al Congresso USA. 1 marzo 2006
BERLUSCONI è Wanna Marchi e Tremonti il mago do Nascimento Sulle tasse" BERLUSCONI è come Wanna Marchi e Tremonti è il suo Mago do Nascimento". Lo afferma Daniele Capezzone, della direzione della Rosa nel Pugno. " BERLUSCONI aveva detto: 'Abolirò l'Irap e ridurrò a due le aliquote'. Non lo ha fatto, e invece - aggiunge Capezzone - ha aumentato tariffe, bolli, tasse sul gasolio. Tutte cose particolarmente odiose, perché colpiscono anche la parte più debole del paese". "Dopo che, in queste ore, sono stati resi noti i dati della trimestrale di cassa, il paragone appare quanto mai calzante. Quello (il mago) dava 'numeri personalizzati' alle sue televittime; Tremonti fa lostesso con tutti gli italiani. Fuor di scherzo (anche perché c'è poco da scherzare), c'è da segnalare una specie di 'taroccamento continuativo' dei dati". 1 aprile 2006
BERLUSCONI è Cetto La Qualunque BERLUSCONI "mente per la gola", perché si dovrebbe credere anche stavolta a "promesse tanto mirabolanti e irrealizzabili?" È il commento di Daniele Capezzone, della segreteria della Rosa nel Pugno, all'impegno del premier sull'Ici. "Cinque anni fa disse che avrebbe ridotto le aliquote a due. Non l'ha fatto. Cinque anni fa disse che avrebbe abolito l'Irap. Non l'ha fatto. Cinque anni fa disse che avrebbe ridotto la pressione fiscale, che è invece scesa solo dello 0,6. Ma, incompenso, ha tagliato i finanziamenti agli enti locali. E poi, in questo quinquennio, c'è stato l'aumento di bolli, tariffe e della tassa sulgasolio: cioè tutte cose che incidono anche sugli strati più deboli dellapopolazione. Perché dovremmo credere anche stavolta a promesse tanto mirabolanti e irrealizzabili? Ormai il premier - conclude Capezzone - è come Cetto La Qualunque di Antonio Albanese, che promette promette promette...".4 aprile 2006
Noi coglioni? È BERLUSCONI che si è fatto una canna"Dopo l'ultima sortita di BERLUSCONI che pensa bene di trattare da 'coglioni' la maggioranza degli italiani, mi sorge il dubbio che si sia fatto una canna". È quanto afferma in una nota Daniele Capezzone, della segreteria della Rosa nel pugno. "Ma forse una canna normale non avrebbe prodotto effetti simili: e allora che gli ha dato lo spacciatore per fargli dire una cosa del genere?". 4 aprile2006
BERLUSCONI bollito nella sfida tv Commentando la sfida tv appena conclusa tra Romano Prodi e Silvio BERLUSCONI, Daniele Capezzone, della segreteria dellaRosa nel pugno, ha dichiarato: "Non c'è dubbio: il risultato della sfida è decisamente sfavorevole a BERLUSCONI, che ha perso e - calcisticamenteparlando - non è stato capace di fare un solo tiro in porta pericoloso (a parte la bufala finale sull'Ici, completamente priva di copertura), ma è stato per due ore lagnoso, lamentoso, vittimista (e a tratti nervosissimo earrogante), contro un Prodi più tonico e reattivo. Il "bollito" sembraproprio il Presidente del Consiglio, ormai quasi ex. 7 "Quanto infine alla reiterata gaffe del Premier sulle 'categorie' (donne, giovani), sbagliare èumano, perseverare è BERLUSCONIano..." ha concluso Daniele Capezzone. 3 aprile 2006
BERLUSCONI ha finito i tappeti Meglio Prodi, mentre il "venditore di tappeti" BERLUSCONI ha dato l'impressione di aver esaurito la mercanzia: Daniele Capezzone, della segreteria della Rosa nel pugno, ritiene che sia stato il leader dell'Unione a vincere la sfida tv. "A mio avviso, è andato moltomeglio Romano Prodi, che quindi, secondo me, ha vinto il confronto. La prima impressione è che il grande venditore BERLUSCONI abbia esaurito la scorta dei suoi tappeti. E la piccola valanga di cifre sciorinate è sembrato unmodo per non affrontare un tema reale, e cioè la situazione difficile delPaese che gli italiani hanno sotto gli occhi". 3 aprile 2006
BERLUSCONI in bandana, povero Blair "Esprimo tutta la mia solidarietà a Tony Blair e a sua moglie". Lo ha affermato il segretario radicale Daniele Capezzone a proposito della festa organizzata in Sardegna in onore del premier britannico e di sua moglie dal Presidente del consiglio Silvio BERLUSCONI. BERLUSCONI fa una politica estera da quarta elementare"Siamo alla trasposizione su scala internazionale del 't'aspetto fuori', che va bene,forse, per le liti in quarta elementare, ma funziona meno, temo, in contesti un po' più articolati e complessi". Lo ha detto oggi a Bruxelles il segretario dei radicali italiani, Daniele Capezzone, riferendosi esplicitamente alla recente intervista concessa dal presidente del Consiglio Silvio BERLUSCONI al NewYork Times. BERLUSCONI - ha sostenuto il leader radicale - avrebbe parlato di "Comunità delle democrazie" riducendola "al meccanismo per cui se c'è un dittatore, prima lo si minaccia e poi lo si picchia. Anzi, lo picchia il fratello americano, che è più grosso, mentre noi siamo gracilini". 7 dicembre 2003
BERLUSCONI? Lo difenderanno Bondi, Cicchitto e Cornacchione"L'odierna performance televisiva del Cavaliere è francamente indifendibile, anche perché denota proprio l'atteggiamento psicologico di chi non è più abituato a interloquire, a rispondere, a fronteggiare una domanda. Penso che a difenderlo resteranno in tre: Bondi, Cicchitto e Cornacchione...". Lo afferma l'esponente della segreteria della Rosa nel Pugno, DanieleCapezzone. 12 marzo 2006
BERLUSCONI complice di Putin"Si è presentato con questo nuovo abito, di avvocato e complice di Putin, Silvio BERLUSCONI, che giovedì scorso inoccasione del vertice euro-russo ha parlato non solo a proprio nome, ma anome di tutta l'Europa. L'8 ottobre, un consiglio dei ministri europei aveva commentato le recenti elezioni-truffa in Cecenia (un solo candidato, tutti gli altri obbligati a ritirarsi). Lo stesso consiglio europeo, presieduto dal governo italiano, aveva espresso viva preoccupazione per le condizioni in cui queste elezioni si sono tenute. Tutto questo BERLUSCONI ha finto di ignorarlo, quando ha parlato della guerra cecena come di una 'leggenda' inventata da giornali ostili, quando ha messo sullo stesso piano le criticheche la stampa italiana rivolge a lui stesso e le critiche che la stampainternazionale rivolge a Putin, quando ha difeso le elezioni in Cecenia oquando ha giudicato del tutto legittimo l'arresto di Chodorkovsky. Proprio lui, che si vanta d'aver costruito una visione del mondo sulla lotta al comunismo e che sempre ricorda i disastri prodotti dal totalitarismo comunista, abbraccia oggi un regime che di quel disastro è figlio econtinuatore, e sul quale regna sempre più fortemente l'ex Kgb da cui Putinproviene". 9 settembre 2003
Capezzone: con Putin BERLUSCONI dimentica il comunismo " BERLUSCONI vede ovunque comunisti, o, se non comunisti già in servizio, quanto meno possibili comunisti. Curiosamente, però, il Premier dimentica la sua venaanticomunista solo quando incontra qualcuno che è nato e cresciuto all'internodel Kgb, e che questi metodi continua a usare per governare la Russia: Vladimir Putin". Lo afferma Daniele Capezzone, membro della segreteria della Rosa nel Pugno. "Perciò - prosegue - ho due domande per BERLUSCONI. Ci dica qualcosa sia sulla tragedia cecena, dove (purtroppo) al terrorismo indifendibile di tanta parte della resistenza si contrappone un'azione letteralmente nazicomunista delle truppe di Mosca, con veri e propri campidi concentramento, mutilazioni ed eccidi orribili. E poi - sottolinea ancora - ci dica qualcosa sull'assassinio del giornalista, del radicaleAntonio Russo, eliminato a sua volta con metodi da Kgb, mentre svolgeva isuoi servizi informazione per Radio Radicale" "In qualche villa della Sardegna - conclude Capezzone - o in qualche dacia siberiana, nel corso deiprossimi incontri con l'amico Vladimir, sarebbe bene che BERLUSCONI trovasse le convinzioni e il coraggio per porre qualche domanda". 29 marzo 2006
Le idee cambiano ma il nostro convertito potrebbe vergognarsi...almeno un pò.
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