giovani morti
non serve augurarsi un futuro migliore quando il presente non è altro che un partoriente sfintere dove la melma del sapere non è altro che di color marrone...tutti chiedono ma nessuno ama ricordarsi di te....nella loro generosità gli interlocutori ti lasciano le lacrime...sono generosi, si, te le lasciano finire e così raccogli alla fine il tuo dolore...amo vivere come amo soffrire ma a volte ci si chiede se nel vento esiste qualcosa per cui valga la pena rompersi i coglioni ma noi non siamo altro che numeri e tra le equazioni se non ci stiamo non possiamo che soffrire...trovo tutto questo giusto dato che il sangue non è altro che fluido di vita...chi soffre e chi vive o entrambi non è altro che una parte del teatro e quindi se ci sei perché lamentarsi? prima o poi si grida quindi gridiamo...
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