Il Merluzzi
Ieri, ho ascoltato con molto interesse lo speciale di un noto programma radiofonico inerente alle droghe e tutte le distinzioni da porre in essere su un argomento così complesso. Memorabile l'intervento dello psicologo merluzzi il quale con argomentazioni degne di un piduista difendeva il suo essere proibizionista. Ci ricordava, quest'uomo, giusto per difendere la sua comunità, che l'essere umano innanzi tutto deve preservare la vita mettendo alla luce la più fascista delle idee: la canapa indiana è morte e chi la fuma va curato.... Non capisco, cari compagni, tale accanimento poiché non si può per ogni fenomeno apporre un'etichetta. Io presumo che certe sostanze prima di essere criticate o apprezzate devono prima di tutto essere conosciute. Nel caso del merluzzi, invece, abbiamo un'uomo di cattedra amante delle più ignobili frasi ad effetto.
Si sa le citazioni dotte funzionano ma non si può difendere il proibizionismo, come fece con la p2, con argomentazioni vaghe ed inconcludenti. Quest'uomo, ad un certo punto della sua lezione, ha riferito di come, storicamente, gli indiani d'america finirono annientati dall'alcol, bevanda che preferirono alle loro droghe naturali.Memorabile (e vai!!) il suo riferimento alla cultura dell'alcol europea, ben superiore, secondo l'imbonitore televisivo ed in questo caso radiofonico, a qualsiasi altro patrimonio di conoscenze. Vedete, non sono ancora in grado di capire: che cazzo c'entrano gli indiani e la loro storia con le droghe leggere? Cosa cazzo c'entra la superiorità della cultura dell'alcol? Non è che questi dottorini televisivi dopo aver letto due o tre libri si sentono arrivati??
Il merluzzi, secondo me, dovrebbe tornare alle sue cazzate in silenzio e senza più rompere i coglioni alla gente. L'aria fritta attira fino ad un certo punto e l'uomo oltre che di parole necessita di fatti.....E, quindi, cosa fa il merluzzi erudito oltre a parlare in tv o in radio???? nulla...........Tutti vorrebbero esser pagati per dire le proprie stronzate ma il rispettare le altrui idee mi sembra molto più importante. E' opportuno, quindi, ribadire il concetto che non devono e non possono essere i muccioli o i merluzzi i soli a parlare di droghe perchè passerebbe solo ed esclusivamente la loro idea nazista, punitiva e proibizionista ma, nel 2006, sono necessarie nuove forme di interpretazione perchè il proibizionismo ha fallito. Il libero arbitrio deve esserci consentito con i fatti e non limitatoci da ideologie idiote e retrograde.............Uno stato non dev'essere nazista e punitivo.....Uno stato deve capire ed aiutare. Non come certi pseudoterapeuti amanti dell'aiuto con il bastone.
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