martedì, maggio 16, 2006

Finalmente....

«Il papa sbaglia a condannare le unioni di fatto. La sua è una presa di posizione restauratrice».
Con questa frase il nostro esimio presidente della camera dei deputati ha risposto a ciò che il sommo pontefice va dicendo in questi ultimi tempi. Il papa infatti da tempo sostiene che l'unica visione di famiglia accettabile è figlia del matrimonio, e tutto il resto è noia. Forse, come i miei amici di qualche post precedente, costui non si rende conto che nel 2006 tutto e non solo l'economia tende ad evolversi. L'esimio presidente bertinotti, secondo me, non è in errore, quando afferma che la modernizzazione impone una posizione positiva nei confronti delle unioni di fatto. La vita va avanti, ma a leggere le successive risposte dei vescovi all'affermazione del fausto n’esce fuori un quadro inquietante sulla visione della chiesa. Una visione radicale quanto ingiusta. Una visione che si preoccupa solamente di non concedere a delle persone una delle più fondamentali libertà: quella di poter scegliere come vivere……Invece no, anche se non credi devi sottostare al crocefisso in ogni luogo pubblico, vederti la messa sulla rai la domenica e se vuoi vivere con qualcuno che ritieni di amare...Devi sposarlo e basta!! Non si può discutere. Sarà la nostra dannazione e durerà per tutta la vita se non riusciamo a liberarcene. Dico finalmente, però, quando mi rendo conto che oltre a pannella anche altri uomini che ci rappresentano in parlamento cominciano ad alzare la testa e ricordare ad i preti che la politica la fanno i politici. I preti ed i vescovi pensino alla morale che ce n'è da lavorare.....non diano consigli inascoltabili nel 2006 ma si adeguino anche loro...PENA L'ESTINZIONE.

Finalmente...Grazie Fausto....

lunedì, maggio 15, 2006

It's Showtime!!!

Con il processo di Biscardi, Porta a Porta e Matrix si è celebrato ieri il funerale del calcio così come lo abbiamo conosciuto finora. E' necessario spostare la propria attenzione, quindi, su altri sport come, per esempio, il wrestling che per la sua particolare impostazione non necessita di bustarelle per decidere il vincitore.

A parte gli scherzi, rimane comunque necessario, considerato quanto emerso recentemente, che altri sport abbiano, più spazio, per fare in modo che gli italiani capiscano che non esistono solo 22 miliardari che rincorrono una sfera. Avete visto nadal - federer? quello sì è un' esempio di sport ed impegno e nessuna velina del cazzo ha rovinato lo spettacolo. Nel calcio, invece, questa passione sembra non esservi più:troppi procuratori, troppi giornalisti e troppe troie. Con l'addio di moggi, un serio azzeramento dei vertici ed il licenziamento di massa degli inutili procuratori finalmente l'italia potrà conoscere la parte più onesta del soccer. Solo con la vittoria dell'onestà lo sport più amato dagli italiani potrà rialzarsi.

I Reietti

I Reietti del Diavolo è uno di quei film che si fa apprezzare sotto diversi punti di vista. Prima di tutto questo lungometraggio pone in essere una splendida evoluzione dei personaggi introdotti dal dottor zombie con il già cult la casa dei mille corpi. Giustamente lo zombie ha deciso che un seguito dev'essere un'evoluzione non la mera ripetizione di uno schema "nasconditi, ti trovo e ti ammazzo" tipo "il cancello non deve rimanere aperto 25" o "il cimitero s'incazza ( e la polizia sta a guardare) 41". Mi dispiace per quei recensori che si aspettavano una copia carbone del prequel ma secondo me come in ogni cosa bisogna andare avanti e scurdammocce o' passato. Dimentichiamo per il momento l'appartenenza di questo film all'horror e parliamo di follia con un road movie che narra le gesta di questi tre personaggi (otis, sua sorella baby e captain spaulding) in fuga da un sadico e vendicativo sceriffo (wydell) ormai impazzito per la perdita del caro fratellino. Non mi soffermo sulla storia perchè penso che questo film vada prima di tutto visto, ma preferisco continuare a tessere le lodi a questo regista. Un regista che ha posto in essere un'opera dove humour, sesso, morte, droga e rock & roll si fondono in nome dell'amore.... rob zombie ha sicuramente un grande futuro davanti a se e porterà con le sue , innovative anche se citazionistiche, idee l'horror ai fasti di un tempo.

domenica, maggio 14, 2006

Perchè si al p2p?

Se veramente esistono ancora musicisti pop che si ritengono artisti io penso che questi dovrebbero essere a favore del p2p. I perchè non sono troppi ma sono abbastanza logici: se ti ritieni artista il vile denaro dovrebbe essere valore aggiunto per la tua opera e non il tuo scopo principale. Invece, per molte troiette dalle gambe aperte tutto è business. Volendo essere sinceri le colpe maggiori le hanno gli artisti americani, i primi a lamentarsi del p2p. Capisco loro vivono in un paese dove il business è la religione di stato e la musica per loro non è poi così diversa dal prodotto commerciale. Ma se prevale una forma di pensiero che considera l'arte musicale solo come fonte di denaro, non ci si può scandalizzare se gli artisti che la pensano così vengano considerati come prostitute.
La musica, secondo me invece, non è business o perlomeno non dovrebbe essere considerata tale. In un'ottica sempre più americana,invece, il download è illegale e va punito con pene severe. L'ex ministro urbani rispettando questo tipo di logica è stato promotore di una legge che di fatto punisce i più giovani e tutela le grandi corporazioni. Del resto stiamo parlando di una legge promulgata dal governo piduista.
Voglio essere ancora più chiaro, secondo me la musica non ha bisogno di regole, non ha bisogno di statuti, non ha bisogno di persone incapaci che si arrichiscono con la stessa ma ha solo ed esclusivamente bisogno di libera espressione. Il troppo denaro è un freno ed a cosa serve il villone miliardario ad un artista? A non essere più artista. Voi, per caso, ritenete mandy moore, madonna, britney ed altre marionette dello star system delle artiste? Io no, per me sono solo dei prodotti fatti su misura. E poi di cosa si lamentano? di vendere, per caso, meno dischi con il p2p? ma scusatemi, queste signore non fanno soldi con i concerti? Mi sembra di si ed i metallica non fanno anche loro i milioni con i concerti? Eppure vogliono di più, denunciano e fanno chiudere i siti internet...Cazzo, che artisti. Di conseguenza boicottare prodotti di tale risma non è eversione ma un puro e semplice diritto del vero fruitore di musica con la emme maiuscola. Di conseguenza penso che se un giovane ragazzetto non contribuisce ad arricchire questa feccia della musica scaricando i loro brani tramite winmx, emule o ed2k non commette alcun reato anzi fa un favore al mondo. Sì al p2p! E no alla siae, a madonna e compagnia brutta.

sabato, maggio 13, 2006

La Coincidenza.

Provenzano, Moggi e tutti i fattacci che stanno venendo a galla in questo periodo mi fanno pensare ai grandi magistrati finalmente privi di qualsiasi antidemocratica catena castelliana e liberi di agire in nome della giustizia. Casualmente questa libertà deriva dal fatto che la tessera p2 n. 1816 non è più al governo...Sarà coincidenza ma troppo malaffare sta venendo a galla. A tal proposito mi ricordo ancora cosa disse l'anno scorso un dirigente figc.......Questo dirigente riferiva della felicità dei probi giraudo e moggi, nel 2001, per l'arrivo di berlusconi al governo: questi signori sapevano benissimo che con silvio non avrebbero più avuto beghe legali..Tanto c'è berlusconi, iamme..Infatti così è andata....Vedete un pò voi...Ora silvio non c'è più e tutto questo viene a galla....E' coincidenza? No, è giustizia! Altro che regime di sinistra...Il vero regime era e rimane quello del finto garantismo. Dell'amnistia per i ladri. Degli amici che tutelano gli interessi di altri amici. Degli imprenditori che fanno cartello per bloccare altre ditte negli appalti pubblici. Poi, qualcuno ha ancora il coraggio di parlare. Di dire agli italiani che solo loro, la casa del fascio, possono garantire la libertà..Ma quale libertà? Quella di uccidere? Quella del malaffare? No grazie preferisco la giustizia ed ora, che coincidenza, la giustizia sta tornando a funzionare dopo cinque anni di bavaglio fascista.

venerdì, maggio 12, 2006

Il Merluzzi

Ieri, ho ascoltato con molto interesse lo speciale di un noto programma radiofonico inerente alle droghe e tutte le distinzioni da porre in essere su un argomento così complesso. Memorabile l'intervento dello psicologo merluzzi il quale con argomentazioni degne di un piduista difendeva il suo essere proibizionista. Ci ricordava, quest'uomo, giusto per difendere la sua comunità, che l'essere umano innanzi tutto deve preservare la vita mettendo alla luce la più fascista delle idee: la canapa indiana è morte e chi la fuma va curato.... Non capisco, cari compagni, tale accanimento poiché non si può per ogni fenomeno apporre un'etichetta. Io presumo che certe sostanze prima di essere criticate o apprezzate devono prima di tutto essere conosciute. Nel caso del merluzzi, invece, abbiamo un'uomo di cattedra amante delle più ignobili frasi ad effetto.
Si sa le citazioni dotte funzionano ma non si può difendere il proibizionismo, come fece con la p2, con argomentazioni vaghe ed inconcludenti. Quest'uomo, ad un certo punto della sua lezione, ha riferito di come, storicamente, gli indiani d'america finirono annientati dall'alcol, bevanda che preferirono alle loro droghe naturali.Memorabile (e vai!!) il suo riferimento alla cultura dell'alcol europea, ben superiore, secondo l'imbonitore televisivo ed in questo caso radiofonico, a qualsiasi altro patrimonio di conoscenze. Vedete, non sono ancora in grado di capire: che cazzo c'entrano gli indiani e la loro storia con le droghe leggere? Cosa cazzo c'entra la superiorità della cultura dell'alcol? Non è che questi dottorini televisivi dopo aver letto due o tre libri si sentono arrivati??
Il merluzzi, secondo me, dovrebbe tornare alle sue cazzate in silenzio e senza più rompere i coglioni alla gente. L'aria fritta attira fino ad un certo punto e l'uomo oltre che di parole necessita di fatti.....E, quindi, cosa fa il merluzzi erudito oltre a parlare in tv o in radio???? nulla...........Tutti vorrebbero esser pagati per dire le proprie stronzate ma il rispettare le altrui idee mi sembra molto più importante. E' opportuno, quindi, ribadire il concetto che non devono e non possono essere i muccioli o i merluzzi i soli a parlare di droghe perchè passerebbe solo ed esclusivamente la loro idea nazista, punitiva e proibizionista ma, nel 2006, sono necessarie nuove forme di interpretazione perchè il proibizionismo ha fallito. Il libero arbitrio deve esserci consentito con i fatti e non limitatoci da ideologie idiote e retrograde.............Uno stato non dev'essere nazista e punitivo.....Uno stato deve capire ed aiutare. Non come certi pseudoterapeuti amanti dell'aiuto con il bastone.
Concludo, quindi, invitando il merluzzi ed i suoi adepti a prestare più attenzione nel compilare analisi su fenomeni da loro conosciuti solo in un senso…Quello sbagliato.

giovedì, maggio 04, 2006

Dove stanno gli eroi?

Ma quali eroi?? Secondo me nel valutare persone ed opere molti tifosi di questo sport meraviglioso chiamato vita reale si lasciano inculcare nella propria testa definizioni incoerenti con il vero significato. Il definire “eroi” i soldati italiani periti in iraq ed in afghanistan è un utilizzo improprio del termine giacché nel vocabolario della lingua italiana eroe è chi dà prova di straordinario coraggio e generosità; chi si sacrifica per un ideale. Dai più la missione all'estero viene utilizzata per conseguire lauti introiti e non per perseguire meritevoli scopi di pace ed uguaglianza. Di conseguenza il militare italiano che perisce all'estero non è un eroe. Muoiono diversi operai in un anno ma a loro non è dedicato nulla, al massimo un trafiletto di quattro righe sulle pagine di un quotidiano locale a bassa tiratura. Quindi devo considerare che esistono morti di serie B, trapassi di cui non vale la pena parlare. E' mio diritto, quindi, non piangere per morti di una guerra inutile e controproducente. E' mio diritto invitare i più intelligenti a sostituire la propria ipocrisia con un pò di sano realismo. I veri eroi sono altri, non i soldatini. Un eroe non sceglie la carriera militare per sfuggire alla disoccupazione; Un eroe non spara ai disarmati e fugge dai "cattivi". Dalla definizione di cui sopra un eroe dovrebbe perseguire degli ideali. L'ipocrisia non è un ideale.

martedì, maggio 02, 2006

La Coerenza

Le scelte sono importanti quando fatte da giovani o presunti tali ma molto spesso ci imbattiamo in momenti di puro paradosso politico.Cercherò di spiegarmi meglio: pochi giorni fa discutevo con degli amici sul futuro del nuovo governo facendo riferimento al fatto di come prodi potesse rimediare agli scempi economici e culturali compiuti dal silvio nazionale nei suoi cinque anni di governo. Per quanto riguardava la situazione economica, nessun problema, si concordava sul fatto che rispetto a cinque anni fa le nostre tasche, nell'arco di un mese, si svuotano più velocemente. I perchè sono vari, i prezzi da impiccagione per esempio, ma non si discute di questo ne "La Coerenza”. Nell’addentrarsi su temi etici quale la fecondazione assistita, pacs e tanti altri temi cari a chi crede nello sviluppo serio e concreto della propria società senza mere catene religiose sono sorti i primi problemi: avevo a che fare con dei cristiani rinati!!!! La cosa più interessante era che questi avevano votato l'ala più a sinistra della nostra variegata coalizione. Secondo me, se una persona decide di votare a sinistra, dovrebbe, prima di tutto, avere un infarinatura sul concetto di cosa vuol dire essere di sinistra. Altrimenti se votiamo la persona solo perchè più simpatica mandiamo a fare in culo anni ed anni di lotte all'omologazione cattonazista. Per esempio, se basiamo lo scontro solamente sull'odio e sulle critiche all'avversario, faremo ciò che sta a cuore a berlusconi: un cazzo!! Il silvio ha fatto una campagna elettorale d’odio e demonizzazione solo perché privo di argomenti seri ed apprezzabili, lui i suoi cinque anni, vedi il conflitto di interessi, se li é già giocati. Non bisogna, quindi, votare a scatola chiusa perché se guardiamo nel profondo del nostro cuore e troviamo un devoto cristiano, è il caso che si cominci a ragionare su noi stessi e sui nostri dogmi. Non basta dire: sono ateo, cazzo!! per sfuggire all'argomento. Vi é una morale cristiana retrograda e superata a cui bisogna rispondere con fermezza in nome di un giusto progresso. Non dimentichiamo cosa ha fatto e cosa fa la chiesa contro le diversità, non dimentichiamolo. Se non ammettiamo che nel 2006 la società ha il sacrosanto diritto di evolversi non abbiamo capito cosa vuol dire essere di sinistra e forse dovremo cominciare, per coerenza, a votare mastella. E' preferibile scherzare su israele che essere contrari in maniera ostinata ed aggressiva ad azioni che liberino l'uomo dalle catene.......